Si è svolta il 25 novembre iniziativa della Lega SPI CGIL Sud Pontino "Contro ogni violenza sulle donne. Droga dello stupro, violenze psicologiche, sessuali e fimminidici." presso il Teatro “Bertolt Brecht” di Formia.
L'introduzione di Giulio Morgia Segretario Lega SPI CGIL Sud Pontino
"Oggi 25 Novembre, come ben sapete è la giornata commemorativa contro la violenza sulle donne. La prima domanda che ci siamo posti dopo aver sentito la necessità di affrontare, con l’evento pubblico di oggi, un tema così delicato e controverso è stata quella di trovare il modo giusto per riuscire a creare un’attenzione responsabile e sentita. Che non scadesse nei soliti atteggiamenti social, che molte volte iniziano e finiscono con dei selfie che cadono immediatamente dopo nel dimenticatoio per essere ripresi il 25 novembre dell’anno successivo.
La nostra soluzione è stata quella di creare una tavola rotonda qualificata e per questo ringrazio i presenti che poi avremo modo di ascoltare nei loro interventi e articolata su tanti e diversi punti di vista sempre legati al tema.
Questa esperienza di oggi, sono convinto, potrebbe rappresentare un vero esempio da ripetere o addirittura uno spunto per pensare di strutturare in futuro prossimo, un vero e proprio laboratorio di proposte politiche arricchite però dalla scienza e dalla cultura vera sull’argomento atte ad anticipare o interrompere il percorso perverso e patologico del violentatore già dalle sue origini.
Scopriremo infatti quanti segnali, quanti momenti e quanta aggressività mascherata da falso buonismo e falso amore si celano dietro a tale patologia.
Riusciremo in questo “breve ma intenso incontro” di oggi a scoprire l’intero percorso che porta un essere umano a voler possedere un altro essere umano fino all’annullamento totale della vittima.
Sono tre le domande principali che dobbiamo porci: il come, il quando e la giusta reazione.
Con il “come” si intendono tutte quelle abilità machiavelliche per adescare la preda da loro scelta come vittima sacrificale, con il “quando” riusciremo a inquadrare meglio tutte quelle dinamiche di potere o di forte influenza psicologica che spesso utilizzano.
Con la “giusta reazione” fisseremo gli strumenti di cui dobbiamo dotarci per individuare, gestire e denunciare.
Serve uscire dalla generalizzazione, dal pensare che certe cose accadano solo agli altri e provare invece ad immaginare che le vittime possano essere i nostri figli, i nostri nipoti quindi la nostra sfera affettiva più intima.
Solo così sarete pronti a ricevere e fare vostro il contenuto di questa manifestazione di oggi, portarla con voi a casa e testimoniarla ad altre persone con la vostra stessa sensibilità e senso di giustizia.
Troppo spesso, episodi drammatici di femminicidio o di violenza sulle donne sono trattati con superficialità e senza approfondimenti dai media e l’abitudine di farsi scivolare addosso le cose potrebbe essere la tentazione più grande.
Dobbiamo considerare però che questi soggetti che utilizzano tali mezzi coercitivi e violenti potrebbero nascondersi in ogni luogo di lavoro e non, travestiti da agnelli e forti a volte della loro posizione economica e sociale.
La mia introduzione desidero si concluda con un sentitissimo ringraziamento ad ognuno dei presenti che interverranno, a tutti coloro che hanno favorito la realizzazione di questo evento e soprattutto a voi che siete oggi qui ad ascoltare, a voler sapere e a voler cambiare."
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