ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE DELEGATE COORDINAMENTO DELLE POLITICHE DI GENERE


Sabato 5 ottobre 2019, si è tenuta l'assemblea nazionale delle delegate Coordinamento delle politiche di genere della CGIL. Questo l'intervento dello SPI Cgil Frosinone Latina, tenuto da Giovanna Maniccia Responsabile del coordinamento Donne SPI CGIL Frosinone e Latina.

"Sono Giovanna Maniccia, Responsabile Coordinamento Donne SPI per la provincia di Frosinone  e Latina, due province dove il mondo economico si caratterizza l'una per prevalenti attività di servizio, l'altra per turismo e attività produttive legate ad aziende agricole e paraindustriali.

Nel nostro territorio si riscontrano in pieno tutte le criticità evidenziate nella piattaforma di genere in merito alla qualità e quantità di occupazione: part time involontario, prevalenza del tempo determinato e di contratti ultra precari, scarsa consapevolezza del ruolo di potere culturale: la donna lavora, produce, opera per relazioni culturali determinanti, mette al mondo figli, fa arte, ma il più delle volte con ruoli subalterni e in linea difensiva.

Le donne del coordinamento della Cgil di Frosinone Latina sono impegnate in sei leghe e in linea di massima si confrontano almeno due volte l'anno per verificare le linee guida de loro intervento specifico sul territorio. Pertanto posso dire che condividiamo in pieno temi e proposte della piattaforma di genere.

Sono stati evidenziati come campi d'azione prioritari le seguenti attività:
  • partecipazione attiva a manifestazioni ed eventi di scioperi in difesa dell'occupazione e dei contratti ma anche di denuncia, convegni, manifestazioni e ricerche e pubblicazioni sulle donne della e nella Costituzione in rete con le scuole di ogni ordine e grado.
  • Laboratori e mostre d'arte delle donne e per le donne in collaborazione con il comitato anti-violenza attivo sul territorio e le associazioni culturali d'arte sociale (03100) e in dialogo con l'Accademia delle belle arti.
  • Percorsi storici, giornata della memoria (27 gennaio) in consorzio con l'Anpi, il comitato della shoah con la presenza dei deportati dei campi di concentramento e la rete degli studenti medi. Finalità: scambio generazionale e senso della storia.
  • Incontri con adulti, studenti, operatori sociali e forze dell'ordine sulle ludopatie.
  • Presenza attiva nelle RSA per interventi nel comitato di controllo; corsi di pittura e spettacoli teatrali e musicali.
  • Attualmente un'interessante esperienza di integrazione delle donne immigrate è in corso con il progetto madri-lingua per il quale si è stipulato un protocollo d'intesa con il dirigente di una scuola primaria del centro storico di Frosinone che ospita numerosi gruppi familiari di immigrati. E' un percorso ideato per le madri degli alunni, per lo più analfabete, al fine di favorire le prime acquisizioni della lingua italiana e le competenze per una comunicazione essenziale e consapevole con la scuola e le strutture pubbliche. La scuola fornisce l'uso dei locali, le donne della CGIL volontariamente operano in qualità di insegnanti. È presente una mediatrice culturale ed è in via di stipula un accordo con la CARITAS che si è resa disponibile durante le ore di lezione per il trasporto e l'assistenza ai figli in età prescolare che appartengono ai nuclei familiari delle madri frequentanti.
Resta per tutti il tema dei temi che si chiama "non autosufficienza": una legge che accanto ai
sacrosanti asili nido parli ai bisogni di una popolazione che invecchi e che in assenza di servizi produrrà nuove povertà e graverà prevalentemente sulle donne. Ancora una volta una legge di civiltà: per tutti e per tutte le età.

Siamo consapevoli che la nostra presenza non è visibile in alcuni settori lavorativi che pure riteniamo di fondamentale importanza: consultori, ambienti di lavoro, contrattazione di genere, ma cerchiamo di operare con le nostre forze per la rimozione di pregiudizi e una formazione culturale che detiene i valori della integrazione e della solidarietà, degli scambi generazionali e della politica di genere.

Concludo segnalando l'impellente esigenza per le donne SPI di corsi di formazione per un utilizzo consapevole e sicuro degli strumenti tecnologici per un'informazione puntuale e corretta."