Frosinone, 19 agosto 2019 - “A nome dello SPI CGIL intendo intervenire pubblicamente sulla discussione in corso a mezzo stampa e sui social, alimentata da un’invettiva contro i migranti pronunziata in occasione di una festa religiosa a Sora (FR), che richiama temi delicatissimi e di grande attualità, quali l’integrazione, la tolleranza e la solidarietà” – dichiara Beatrice Moretti – segretario generale SPI CGIL di Frosinone Latina.
“Si tratta di valori che fanno parte del DNA stesso del nostro sindacato e che come Categoria ci vedono per questo costantemente impegnati in progetti specifici che coinvolgono centinaia di studenti delle scuole provinciali, prevedendo una loro partecipazione attiva in bellissime iniziative che lo SPI CGIL di Frosinone Latina ha organizzato nel territorio, proprio per promuovere il valore della pace e della tolleranza”.
“Ritengo che tali nostre attività siano la migliore risposta da dare a chi alimenta l’odio e quindi evidentemente ha la memoria corta, perché dimentica il sangue versato e le sofferenze vissute dalle nostre genti durante e subito dopo l’ultimo conflitto mondiale” – prosegue Beatrice Moretti.
“Un esempio per tutti: a giugno scorso lo SPI CGIL di Frosinone Latina ha portato a sintesi un progetto biennale che ha coinvolto ben 4 scuole superiori delle 2 diverse province. Un impegno finalizzato proprio a preservare la memoria di eventi di particolare rilevanza storica avvenuti nei territori di rispettiva competenza, prendendo spunto dalla Costituzione Italiana, a cominciare dall’art. 11 “L’Italia ripudia la guerra”.
Un cammino, realizzato insieme a tanti studenti della Fondazione S. Benedetto, del Liceo Scientifico “Pellecchia” di Cassino, dell’Istituto Omnicomprensivo di Castelforte e del Liceo Scientifico “L.B. Alberti” di Minturno, che ha preso avvio in un luogo di memoria - l’Abbazia di Montecassino - da dove è stato lanciato da tutti i partecipanti un messaggio di pace, per costruire una rete tra soggetti diversi che hanno valori comuni ed un impegnativo intreccio intergenerazionale, in nome della solidarietà, dell’integrazione e del rispetto del prossimo”.
Alla luce di quanto accaduto allora, lo SPI CGIL proseguirà con ancora maggiore motivazione e impegno a lavorare seguendo il percorso tracciato, contrastando con i fatti chi alimenta il malessere collettivo. Continueremo a promuovere il valore della memoria e a batterci per i diritti umani, per la solidarietà, che non è un temine vuoto, perché in latino “in solido” significa “tutt’uno”, quindi ciò che sono e ho io deve poterlo essere e avere anche l’altro: si tratta di un principio di giustizia di cui tutti devono prendere consapevolezza”.