"AMBIENTE...QUALE FUTURO?" LO SPI CGIL A BASSIANO


Ambiente...quale futuro?" è questo il titolo dell'iniziativa organizzata dallo SPI CGIL LEGA Monti Lepini Terracina, svoltasi questa mattina a Bassiano. "Vorrei iniziare con quanto è riportato nell’ultima pagina della copertina del libro dal titolo La nostra casa è in fiamme scritto, insieme alla mamma, al papà ed alla sorella, dalla famosa Greta Thunberg la quale afferma: Non voglio la vostra speranza. Non voglio che siate ottimisti. Voglio che siate in presa al panico. Voglio che proviate la paura che io provo ogni giorno. Voglio che agiate come fareste in un'emergenza. Voglio che agiate come se la nostra casa fosse in fiamme, perché lo è. Questo grande messaggio ci viene dato da una
sedicenne bambina svedese, ormai una star nella lotta contro il cambiamento climatico fra l’altro ricevuta dal nostro Segretario Generale Maurizio Landini." Queste le parole di Lino Bucci, Segretario Generale della Lega SPI Monti Lepini Terracina, che prosegue "Vorrei partire dal problema dei problemi: il cambiamento climatico con tutto ciò che ne consegue. La nostra generazione è la prima, da milioni di anni, che vive questo aumento delle temperature e speriamo sia quella che risolve il problema prima della nascita una gravissima e drammatica crisi globale con un punto di non ritorno non molto lontano. Non vorrei sembrare catastrofista ma sto parlando di ondate di calore, di frane, di inondazioni, di siccità, di scioglimento di ghiacciai e di innalzamento del livello dei mari. Per non parlare della carenza di acqua e conseguente riduzione dei raccolti. Problemi quest’ultimi che ne fa nascere un altro che è quello dell’immigrazione perché riduce popolazioni intere alla fame obbligandoli a spostarsi in altri paesi. Non bastano più i tempi previsti dagli accordi di Kioto più che da quello di Parigi oppure gli impegni di Katowice.

Occorre velocizzare gli interventi e convincere molti paesi ad aderire. Rileviamo la posizione incomprensibile di Trump, che annuncia la fuoriuscita dell’accordi di Parigi, ma di contro prendiamo felicemente atto di un accordo comune tra Europa e Cina sul clima. I principali inquinanti provengono dalle automobili, dalle industrie e dai produttori di elettricità. Il nemico numero uno è senza dubbio l´anidride carbonica che causa l’aumento della temperatura dell’aria. A seguire il metano prodotto dalle discariche, dall'agricoltura e dall'allevamento; il protossido di azoto da fertilizzanti ed i gas usati per la refrigerazione.

Infine, la perdita delle foreste, che, permettevano di assorbire anidride carbonica rilasciando ossigeno. Se questo è il risultato occorre che la politica abbandoni l’atteggiamento fallimentare avuto fino ad oggi e percorra la strada che va oltre gli interessi dei singoli con maggior senso di responsabilità, onestà e trasparenza. Non trovo giusto che per garantire il lusso di pochi si debba sacrificare il nostro ambiente. Ritengo che per un buon amministratore, a qualsiasi livello, è meglio essere impopolare che complice. Una cosa meravigliosa vedere milioni di giovani di tutto il mondo fungere da stimolo alla politica non solo tramite i social ma fisicamente nelle piazze. Una politica che non può più far finta di nulla e mi riferisco anche a quella nostra nazionale, regionale e locale ognuno nel proprio ambito e responsabilità. Ma senza andare molto lontano cerchiamo di far emergere le problematiche del nostro territorio e le eventuali soluzioni date e da dare. Oggi non è casuale la presenza di alcuni sindaci che con i loro interventi potranno sicuramente informarci meglio anche su progetti a medio e lungo termine. Non è casuale l’invito rivolto ad una delle maggiori Associazioni ambientaliste, il WWF, nonché alla Compagnia dei Monti Lepini anch’essa protagonista nella lotta a favore dell’ambiente".

Ma cosa intendiamo per ambiente? A mio avviso la migliore definizione, dopo averne lette alcune, è “ il complesso di condizioni materiali, sociali, culturali e morali, in cui una persona vive e si forma ”. Se questa è la definizione da prendere in considerazione affermo con cognizione di causa che ancora c’è molto da lavorare sul nostro territorio. A questo proposito è di ieri un articolo apparso sul quotidiano “Editoriale Oggi” con il quale si rende noto che nella provincia di Latina dal 2000 al 2018 ci sono state 600 vittime della cosiddetta “strage del’amianto”. Si calcoli che sono circa 3.000 i cittadini esposti a tale materiale. Per non parlare che in Italia ci sono 2.400 scuole con 352.000 alunni e 50.000 tra docenti e personale, 1.000 biblioteche e 250 ospedali. L’amianto è presente anche in 300.000 chilometri di tubature su 500.000.

A tanti sfugge il fatto che l’ambiente è l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e tutto ciò che
quotidianamente mangiamo. Basterebbe pensare solo a quanti bambini sono morti nella “terra dei fuochi” non molto lontano da noi per capire che atto vile ha compiuto chi ha commesso questo genere di reato.

Ognuno di noi può e deve fare la differenza partendo dalle azioni più semplici. C’è bisogno di una coscienza civica ben diversa dall’attuale. La politica potrà fare ogni e qualsiasi sforzo ma se manca una vera e profonda cultura ambientale la battaglia non potrà mai essere vinta". 

All'iniziativa, estremamente partecipata, sono intervenuti: Beatrice Moretti, Segretario Generale SPI CGIL Frosinone Latina; Anselmo Briganti, Segretario Generale CGIL Frosinone Latina; Domenico Guidi, Sindaco di Bassiano; Barbara Petroni, Sindaco di Roccasecca dei Volsci; Franca Maragoni, Presidente WWF Litorale Laziale; le conclusioni sono state affidate a Linda Moroni, Segretaria Generale SPI CGIL Roma Lazio.

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