otto marzo
conquiste politiche, sociali ed economiche della donna, ma anche le violenze che subiscono e tutto il cammino che c’è ancora da fare sul terreno dei diritti. “De Mulieribus”: non un
“Se penso che generalmente nella storia dell’arte sono pochissime le donne che hanno avuto riconoscimenti, Artemisia Gentileschi, Berte Morisot, Frida Kalo, mi chiedo: e le altre? Ignorate, represse, magari all’ombra dei loro compagni artisti. ”De Mulieribus”, nel nostro piccolo ci permette di esprimere e mettere in comune il nostro sentire: le passioni, le malinconie, l’ironia, i ricordi, la denuncia, la protesta” - dichiara Marina Longo – responsabile del progetto dello Spi CGIL FR LT.
Tante le forme d’arte proposte: pittura, scultura, ceramica, istallazioni, performance, musica, canto, poesia per sottolineare le varie problematiche femminili; variegata la gamma degli stili: dal poetico naif, al paesaggistico, all’etnico, al provocatorio, al concettuale, facendo attenzione a non creare un “minestrone” gratuito. Si è scelto di mettere insieme donne di età e formazioni differenti, affinché uno scambio tra generazioni fosse più stimolante, cosa che del resto è sempre stato un obiettivo dello Spi CGIL.
La Mostra resterà aperta dall’8 al 17 marzo 2019… allora coraggio ragazze, in De Mulierius decliniamo in tutte le maniere le nostre potenzialità!