Beatrice Moretti, Segretaria dei pensionati della CGIL del Lazio meridionale, mette nel mirino sanità e contrattazione di genere.
Un sindacato in piena salute, con una leggera flessione degli iscritti ma con un numero complessivo di nuove deleghe nettamente superiore alle revoche e con i conti a posto, avendo chiuso gli ultimi due esercizi in attivo: Beatrice Moretti ha presentato così il suo bilancio della conduzione della segreteria dello SPI CGIL di Frosinone Latina.
Il Congresso è in svolgimento da ieri alle Terme Pompeo di Ferentino e si concluderà proprio oggi. Nel suo intervento Moretti è partita dai temi della politica nazionale sottolineando come la CGIL abbia intrapreso un percorso congressuale improntato alla partecipazione e come i documenti congressuali siano stati costruiti dal basso, a cominciare da quello della segretaria Camusso che ha praticamente ottenuto l'unanimità dei consensi fra i pensionati del Lazio meridionale. Si è soffermata sul governo giallo-verde, con le criticità legate alle politiche di chiusura sui migranti, la messa in tensione del sistema previdenziale, le povertà e i rischi i discriminazione tra italiani e stranieri. Per giungere ai tre anni dell'unificazione delle strutture CGIL delle due provincie. “Abbiamo tanta strada da fare per migliorare la condine di chi rappresentiamo - ha scandito la segretaria Moretti - , ma questo percorso possiamo portarlo a termine con successo solo camminando insieme agli amici della Cisl e della Uil. Perché siamo convinti che, come ci ha insegnato Bruno Trentin, “l'unità sindacale non sia soltanto uno strumento, ma un valore altrettanto rilevante degli obiettivi che si vogliono perseguire”. (…) E c'è un tema che ci deve vedere uniti e che interessa tutti ed è quello della Sanità: dobbiamo avere un ruolo maggiormente incisivo nella difesa della sanità pubblica in provincia di Latina e in provincia di Frosinone: abbiamo urgenza di creare piattaforme per rilanciare la nostra idea di sanità universale che garantisca i Livelli Essenziali di Assistenza che, per definizione, non possono essere disomogenei nei territori, ma che nei fatti non vengono garantiti! Dobbiamo quindi ad esempio chiedere forza il rilancio del ruolo delle Case della Salute esistenti, il loro efficientamento per realizzare davvero quella medicina d'iniziativa che sia capace di prendere in carico i pazienti cronici e curarli bene, incidendo così anche sul cronico sovraffolamento, causato dagli accessi impronti nei nostri Pronto Soccorso e sui ricoveri ripetuti in ospedale. Dobbiamo chiedere conto, soprattutto in provincia di Latina, delle risorse destinate alle aperture delle nuove Case della Salute che però non sono state realizzate, con tutte le ricadute negative rispetto alla possibilità di realizzare una seria integrazione sociosanitaria nei diversi territori. Come pure dobbiamo aprire delle vertenze con le ASL di Latina e di Frosinone per costituire a Latina e rendere realmente operativi a Frosinone gli Osservatori per i lGoverno delle Liste di Attesa, in applicazione del relativo decreto commissariale”.
La segretaria Moretti ha poi puntato l'indice della necessità di creare “le condizioni organizzative e politiche di una Categoria di donne e uomini con pari opportunità. Si tratta di un obiettivo che complessivamente come Comprensorio dobbiamo proseguire, con il contributo del Coordinamento Donne SPI e delle Leghe, costruendo i coordinamenti dappertutto: vuol dire creare le premesse per far vivere davvero la contrattazione di genere, realizzando ad esempio con le Amministrazioni locali dei bilanci di genere e magari adottare politiche sanitari e dei servizi che tengono conto delle differenze di genere. E se vogliamo davvero incarnare un sindacato consapevole del contributo irrinunciabile e condiviso che la presenza delle donne nei sui gruppi dirigenti può garantire, allora coerentemente dobbiamo porci l'obiettivo di inserire più donne nelle posizioni apicali di guida delle Leghe: questa dovrà essere la priorità della linea di azione dello SPI di Frosinone Latina nei prossimi anni”.
Il Congresso è però anche un momento di bilanci politici delle attività realizzate: “in questi anni – ha ricordato – sono state tante le manifestazioni e le iniziative che abbiamo organizzato come Comprensorio e con le Leghe su tanti temi, ma voglio cominciare da come so sono svolti gli stessi Congressi di base nelle 6 leghe: anche noi, come ha fatto la CGIL per il suo documento congressuale di maggioranza, abbiamo costruito un percorso “dal basso” per arrivare fino a qui oggi, con discussioni tematiche nell'ambito di tante tavole rotonde, che hanno spaziato dalla Class Action ontro Acqualatina, al tema dell'immigrazione vista come opportunità, alle disuguaglianze in sanità, al ruolo contrattuale della Lega nel territorio, al ruolo della Camera del Lavoro di Cassino in cento anni di storia. Ma abbiamo organizzato anche tante belle e partecipate iniziative nell'ambito di OLTRELOTTOMAZO nella RSA, contro la violenza sulle donne, di medicina di genere, delle donne costituenti. Abbiamo denunciato i pericoli della ludopatia, coinvolgendo anche le scuole. Il coinvolgimento delle nuove generazioni è stata per noi una sana ossessione: (…) a Montecassino invece abbiamo voluto risaldare il legame tra generazioni differenti, sperimentando anche modalità di azione nuove, che hanno reso protagoniste diverse leghe contemporaneamente. Abbiamo raggiunto la prima tappa di un viaggio che ho definito essere una strategia di pace, che abbiamo preparato nelle scuole dei luoghi attraversati dalla Linea Gustav. Abbiamo lavorato davvero tanto e si tratta però solo di progetti, di attività che devono impegnare il nuovo gruppo dirigente e che hanno una direzione di crescita: dobbiamo gettare sempre il cuore oltre l'ostacolo. In questi mesi ho visto tanta voglia di fare, tanto affiatamento, che prima della rimodulazione secondo me era impensabile, per cui le condizioni ci sono tutte per rimanere fedeli a ciò che siamo e per fare il futuro”.
“C'è un dialogo imblematico nel celebre libro ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE, in cui la bambina chiede allo Stregatto: “Vorresti per favore dirmi quale strada devo percorre da qui?” ed il gatto le risponde ”Dipende da dove vuoi andare”. Ebbene, per lo SPI CGIL Frosinone Latina la decisione è presa: la direzione p quella del futuro”, ha concluso.
Fonte quotidiano "L'Inchiesta"