Si è concluso ieri, dopo 2 giorni di intenso dibattito e di contributi tematici di ospiti istituzionali di spessore, il II Congresso dello SPI CGIL di Frosinone Latina, che si è celebrato alle Terme di Pompeo a Ferentino, con la riconferma alla guida della Categoria - che rappresenta quasi 30.000 iscritti nelle due province di riferimento - nel ruolo di Segretaria Generale di Beatrice Moretti e la riconferma della segreteria composta da Massimo Terracciano e Maria Restituta Rotondi.


riusciti evidentemente non solo perché abbiamo parlato delle nostre tesi, ma anche perché abbiamo saputo ascoltare i problemi che vivono gli anziani e le proposte di chi rappresentiamo”.
Il contesto in cui si è celebrato il Congresso del sindacato dei pensionati della CGIL è quello in cui il Governo giallo – verde ha definito i contorni della manovra economica 2019 e il rischio più serio per la Categoria è la messa in tensione dell’intero sistema previdenziale, se davvero in 400 mila - come sostiene Salvini – dovessero approfittare della quota 100, a cui si affianca la promessa impossibile di almeno altrettante assunzioni di giovani, delineando un paese che non riesce ad aumentare il proprio benessere senza trasferire debito alle future generazioni.
L’unità sindacale è un valore che deve qualificare ed estendere la nostra capacità di negoziazione unitaria nel territorio, in primis rispetto al tema della Sanità. Il Congresso è però anche un momento di bilanci politici delle attività realizzate: in questi anni sono state tante le manifestazioni e le iniziative che lo Spi Cgil di Frosinone Latina ha realizzato su tanti temi, coinvolgendo anche le scuole: il coinvolgimento delle nuove generazioni è stata una sana ossessione, come è stato dimostrato anche in una memorabile iniziativa sulla pace presso l’Abbazia di Montecassino ad aprile scorso.
Negli scorsi anni sono stati avviati tanti progetti che impegnano la Segreteria e tutto il nuovo gruppo dirigente dello SPI CGIL di Frosinone Latina e che hanno tutti una direzione di crescita, perché “bisogna sempre saper gettare il cuore oltre l’ostacolo”.