SANITÀ, GRIDO DALL'ALLARME LANCIATO DALLA CGIL PER PNEUMOLOGIA




Il reparto di Pneumologia della ASL di Frosinone è "sottodimensionato" e urge il suo potenziamento: questo il grido di allarme dello SPI CGIL e della FP CGIL di Frosinone Latina. Beatrice Moretti, Segretario Generale della Categoria che nella CGIL rappresenta i pensionati, e Giancarlo Cenciarelli, Segretario Generale della Categoria del Pubblico Impiego, congiuntamente richiamano l'importanza di questa Struttura che gestisce la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle patologie respiratorie. Si tratta di un Reparto di importanza strategica, perché prende in carico pazienti affetti da insufficienza respiratoria acuta e cronica riacutizzata, polmoniti, BPCO, asma bronchiale, pneumopatie interstiziali, tromboembolia polmonare, malattie neuromoscolari con coinvolgimento respiratorio, occupandosi inoltre della diagnostica e stadiazione delle neoplasie polmonari.
"Le malattie respiratorie sono in crescita nella provincia di Frosinone, in particolare quelle croniche, anche perché affliggono maggiormente la popolazione anziana che sappiamo essere in aumento - si legge nella nota stampa inviata dai sindacati - Si tratta di patologie ad alto impatto socioeconomico, sia per la loro elevata diffusione - prevalenza stimata 10% - sia per le importanti conseguenze sull'individuo (invalidità, perdita di produttività, peggiore qualità della vita e 3° causa di morte stimata nel 2020) e sulla società nel suo complesso (ricoveri ospedalieri, terapie complesse e costose come l'ossigenoterapia domiciliare e la ventilazione meccanica non-invasiva domiciliare).
Per la gestione del paziente respiratorio critico le Società Scientifiche hanno redatto documenti e Linee Guida che raccomandano "la gestione del paziente respiratorio critico in UOC Pneumologiche, con possibilità di attuare terapia ad alta intensità di cura ed assistenza respiratoria non-invasiva con notevole miglioramento della qualità di vita, possibilità di ridurre l'occupazione dei posti letto in reparti di rianimazione e riduzione dei costi di gestione del paziente con insufficienza respiratoria".
La situazione attuale nella provincia di Frosinone è caratterizzata da una elevata domanda di prestazioni ospedaliere complesse per malattie respiratorie, la cui risposta - allo stato attuale - è purtroppo affidata, in larga misura, a struttura non specialistiche e in genere sprovviste di servizi di consulenza pneumologica.
L'unica struttura pneumologica della ASL di Frosinone è presente presso l'Ospedale "Santa Scolastica" che - unica in un territorio ben più vasto dei confini provinciali - garantisce procedure complesse di diagnostica interventistica e circa 500 esami endoscopici e bioptici/anno per la diagnostica del Tumore del Polmone e gravi patologie infettive pleuriche e polmonari; diagnosi, follow up e globale assistenza ad oltre 300 pazienti /anno effetti da Disturbi Respiratori del Sonno -5% della popolazione la prevalenza stimata di tale patologia latamente invalidante e a grossi impatto sociale - con protesi ventilatorie esterne e circa 300 esami di FIsiopatologia Respiratoria per la diagnosi e follow up delle gravi Fibrosi Polmonare, delle condizioni di Insufficienza Respiratoria, di Asma Grave Persistente e delle più comuni e diffuse patologie respiratorie.
Il personale medico ed infermieristico, con elevato livello di formazione, è in grado di assicurare monitoraggio e trattamento con sistemi di ventilazione assistita e trattamento con sistemi di ventilazione assistita a pazienti con Insufficienza Respiratoria Critica, prevenendo il ricordo al ricovero in Terapia Intensiva, il trattamento di pazienti con patologie Neurodegenerative, che presentano necessità di gestione delle vie aeree e ventilazione assistita, di pazienti con gravi problemi polmonari, tra cui anche forme avanzate di Fibrosi Cistica in età giovanile ed adulta.
Chiediamo al Presidente della Regione Lazio Zingaretti ed al Commissario Straordinario della ASL di Frosinone Macchitella di potenziare la UOC di Pneumologia - dichiarano Moretti e Cinciarelli - un riconosciuto Centro di riferimento nel trattamento delle Patologie Respiratorie per tutta la Provincia, ma anche per tanti utenti delle regioni confinanti - affinchè disponga di almeno 16 posti letto per acuti e possa contare sui requisiti organizzativo - strutturali necessari rispetto al livello di complessità ed alla domanda di salute da soddisfare. Riteniamo infatti che solo così si potrà garantire un'adeguata risposta di assistenza a patologie con indici epidemologici in preoccupante aumento e agli utenti che numerosissimi si rivolgono al Pronto Soccorso dei diversi Presidi Ospedalieri provinciali, con tutti i disagi correlati che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti".

Fonte quotidiano "L'Inchiesta"