L'IMPEGNO UNITARIO PER UN SALTO DI QUALITÀ NEL DISTRETTO TERRITORIALE DEL SUD PONTINO



27 novembre 2017- Lo SPI CGIL, la FNP-CISL e la UIL PENSIONATI, negli ultimi anni hanno posto con determinazione la necessità di concretizzare le proposte avanzate per rilanciare la sanità e in particolare l'assistenza  distrettuale, con le sue cure primarie, privilegiando la prevenzione e l'assistenza socio-sanitaria di base, prima che ospedaliera.

Gli stessi Ospedali hanno necessità di riqualificazione e vanno sostenuti da innovazioni tecnologiche, da processi terapeutici e organizzativi adeguati che non possono prescindere chiaramente dalle risorse umane necessarie e professionalmente adeguate.

La decisione di riconversione dei piccoli Ospedali del distretto di Gaeta e Minturno, corrispondeva ad un eccesso di offerta di bassa qualità, con presenza di vaste aree di inappropriatezza, determinando addirittura condizioni di rischio per i cittadini.

Tale decisione non ha visto come contraltare conseguenti investimenti per servizi territoriali  più appropriati e non ha rilanciato le cure primarie, l'assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale e, ancor più grave la stessa area dell'integrazione socio-sanitaria, ove persiste ancora una rigida separazione tra assistenza sociale e sanitaria, disattendendo le disposizione Regionali in materia.

La prossimità e l'attenzione alla persona con la presa in carico presenta, quindi, molte criticità, anche per la mancata attuazione del passaggio dalla medicina territoriale di attesa m a quella di iniziativa, come previsto dal CHRONIC CARE SISTEM, sistema di cura primaria, questo, ormai da anni adottato dal nostro SERVIZIO SANITARIO, ma non nel distretto del Sud Pontini, se si escludono le sperimentazioni, ad esempio quello per le broncopatie, che non sono mai stati resi definitivi.

Queste sono le ragioni di merito che sono al centro del Convegni di oggi, al fine di avviare un percorso che investa il Distretto Sanitario 5, per potenziare prevenzione e cure primarie, con rilievo per le patologie croniche e l'assistenza per no autosufficienza, nonché per riqualificare l'eccellenza ospedaliera per le acuzie.

Per tali ragioni si avanzano oggi una serie di proposte che verranno sottoposte agli interlocutori istituzionali, finalizzata ad affrontare e risolvere le criticità presenti nel Distretto , tenendo conto delle articolazioni demografiche ed epidemiologiche:
  1. Programmare confronti informativi con la popolazione;
  2. Attuazione del Punto Unico d'Accesso PUA;
  3. Conversione delle UCP in UCCP in attuazione dell'accordo Stato-Regioni 2014-2016;
  4. Sviluppare il ruolo e l'efficienza dell'Unità di Valutazione Multidimensioanle;
  5. Operare per l'attuazione di un'assistenza distrettuale per 24 ore per 7 giorni su 7;
  6. L'Assistenza Distrettuale H24 concretizzata con l'apertura dei centri socio-sanitari;
  7. Prevedere presso i piccoli Comuni la presenza per alcuni giorni della settimana un punto per i prelievi e le piccole medicazioni;
  8. Istituire delle Unità di degenza infermieristica a Gaeta e a Minturno presso i Presidi ospedalieri soppressi;
  9. Massima attenzione rivolta alla presenza delle isole di Ponza e Ventotene dove vi è la necessità che le due isole abbiano risposte adeguate e sufficienti sia per l'emergenza, sia nei percorsi preferenziali per le prestazioni non disponibili sulle isole, sia con la dotazione di strumenti innovativi per la diagnostica con la possibilità di refertazione in tempi reali, utilizzando dei sistemi di telemedicina;
  10. Costituzione di un osservatorio distrettuale per la medicina di genere.
Oggi queste OO.SS ed i cittadini si aspettano risposte importanti e concrete.