Il 27 gennaio scorso CGIL CISL UIL del Lazio unitamente alla tre segreterie regionali dei pensionati e dei lavoratori della funzione pubblica hanno sottoscritto il Protocollo di condivisione del Piano Sociale Regionale.
Il Piano Sociale Regionale, i cui contenuti a giorni saranno presentati in giunta, intende affrontare le crescenti diseguaglianze sociali mettendo in campo urgenti interventi per la cui attuazione OO.SS e Regione Lazio hanno convenuto sulla necessitĆ di vedere collocata la relativa spesa sociale fuori dal Patto di StabilitĆ .
Il protocollo registra una condivisione di principi e di impostazione che le parti si impegnano a vedere realizzati nella fase attuativa del Piano.
Tra questi: la condivisione dell’obiettivo della integrazione del Piano Sociale con quello sanitario regionale, la necessitĆ di raccordare il welfare al sistema dei servizi sociali erogati dagli enti pubblici, il ruolo che la Regione si impegna a svolgere in materia d’indirizzo rispetto all’accoglienza dei migranti, all’individuazione di risorse economiche da dedicare ai LEPS, la definizione di un percorso per individuare le soglie di accesso (esenzione/compartecipazione) ai servizi erogati, attraverso l’ISEE.
Di rilievo la parte riferita alle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nei servizi interni alla PA per i quali s’intende porre in essere percorsi di formazione come anche di stabilizzazione dei precari.
In tema di partecipazione si segnala la riconferma della scelta della sussidiarietĆ prevista dalla L. 328/2000 con un modello partecipativo nel quale impegnare, a pari titolo, associazioni no profit, da quelle giovanili e quelle degli anziani a quelle di portatori d’interessi.
La Regione Lazio si ĆØ impegnata con il protocollo a sollecitare gli enti locali perchĆ© definiscano protocolli d’intesa con le OO.SS. territoriali, in occasione della stesura dei Piani di Zona.
In caso di mancato accordo sui piani (o di mancata attivazione del percorso), la Regione s’intende impegnata ad attivare un tavolo regionale insieme ai sottoscrittori del protocollo, per l’analisi delle criticitĆ riscontrate e per individuare le possibili soluzioni.