Con l'Accordo siglato a settembre 2016, sempre tra i Sindacati ed il Governo sulle modifiche apportate dalla legge di bilancio, a partire dal 2017 la somma aggiuntiva è incrementata del 30% per i pensionati con reddito non superiori a 1,5 volte il trattamento minimo previsto nel fondo pensione lavoratori dipendenti pari e non superiore ai €9786,86 annui; inoltre è stata estesa anche a chi ha un reddito compreso tra 1,5 volte e 2 volte il trattamento minimo cioè compreso tra i €9786,86 e i €13049,15 annui.
L'onere finanziario è a carico delle Stato, per questo il diritto alla somma aggiuntiva è condizionato al possesso della soglia reddito sopra specificata, importante precisare che è considerato il reddito individuale, quello del coniuge non è preso in considerazione.
Si considerano tutti i redditi esclusi quelli della casa di abitazione, gli arretrati di qualsiasi genere, i trattamenti di fine rapporto, la pensione di guerra, le indennità per i cechi parziali, l'indennità di comunicazione per i sordomuti, i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento e simili.
L'importo della quattordicesima è fisso, non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini previdenziali e assistenziali. Non è soggetta a tasse e non influisce sul reddito imponibile né sul diritto a prestazioni previdenziali o assistenziali.
L'importo erogato nel 2017 varia a seconda dell'anzianità contributiva complessivamente maturata e del reddito del pensionato. Se il reddito è superiore a 1,5 volte il trattamento minimo ed entro le 2 volte la somma è pari a 336 euro, 420 euro o 504 euro a seconda, rispettivamente, se ha versato fino a 15 anni di contributi, fino a 25 anni di contributi o più di 25 anni di contribuzione. Se il pensionato ha un reddito sino a 1,5 volte il trattamento minimo inps l'importo è pari a 437, 546 e 655 euro a seconda se la contribuzione versata è rispettivamente inferiore a 15 anni, fino a 25 anni o superiore a 25 anni di contributi.