Frosinone, 17 novembre 2020 - La CGIL, SPI CGIL e la FP CGIL di Frosinone Latina chiedono chiarimenti ai Prefetti, ai
Direttori Generali e ai Responsabili dei Dipartimenti Prevenzione delle ASL di Latina e
di Frosinone relativamente alle iniziative che si stanno adottando per tenere sotto
controllo la condizione delle RSA e delle Case di Riposo provinciali, alla luce dei numerosi
contagi registrati all’interno di alcune strutture per anziani già durante la precedente
ondata della pandemia e di recente nei Comuni di Itri e Cori.
I casi di positività al Covid - 19 che continuano a verificarsi nelle nostre realtà,
evidenziano criticità organizzative del sistema che non sono state rimosse come più
volte richiesto, per cui risulta urgente e non più rinviabile introdurre cambiamenti nelle
RSA e ancor più nelle Case di Riposo, riorganizzando il modello di assistenza delle
stesse, soprattutto in termini di prevenzione.
La CGIL, lo SPI CGIL e la FP CGIL, rammentando che in questo settore opera personale
con contratto di lavoro da rinnovare completamente da ben 8 anni, che quindi implica
stipendi assolutamente inadeguati e penalizzanti rispetti agli altri lavoratori della
sanità, sollecitano maggiori controlli in tutte le strutture e gli istituti in cui sono
ricoverati e/o ospitati anziani, per verificare se ad esempio siano correttamente forniti
ed utilizzati i dispositivi di protezione individuale per il personale addetto all’assistenza
e che comunque, a vario titolo, opera in tali realtà, nonché se siano osservate tutte le
misure finalizzate al contenimento del contagio. Se il personale è congruo, considerato
che in caso di Rsa Covid il numero di personale per assistere pazienti malati è maggiore
rispetto a quello che normalmente viene impiegato ed è necessario seguire le indicazioni
ad interim dell'Istituto Superiore di Sanità per la prevenzione e il controllo
dell’infezione da SARS-CoV-2 in strutture residenziali sociosanitarie e
socioassistenziali.
Proprio in considerazione di tale esigenza, Anselmo Briganti, Beatrice
Moretti e Giovanni Salzano - rispettivamente segretario generale della CGIL, dello SPI
CGIL e della Funzione Pubblica CGIL di Frosinone Latina - ricordando che anziani e
disabili rappresentano le categorie più fragili della popolazione, ritengono che non ci si possa permettere di farsi trovare ancora una volta impreparati nella gestione di questa
seconda ondata di contagi. Questo implica pertanto che nelle strutture di assistenza
agli anziani si scongiuri in ogni modo di dover disporre la sospensione delle visite dei
familiari e si organizzino in totale sicurezza, di fronte a nuove situazioni di allarme
dovuto all’impennata dei numeri dei contagi che si stanno registrando sia in provincia di
Latina che di Frosinone, così come avvenuto durante la Fase 1 del Covid. Una richiesta
che muove dalla considerazione che l’interruzione dei contatti affettivi, della vita
sociale e in generale della routine per gli anziani sono spesso causa di disorientamento,
irrequietezza, confusione e alterazione dei ritmi biologici per le persone ospiti di queste
realtà. Non può essere ignorato, inoltre, che le condizioni di pericolo attivano
normalmente il bisogno di prossimità e di vicinanza dei legami affettivi e di cura, che
non possono essere ignorate.
Se non si vuole negare la verità degli avvenimenti, le stragi
di anziani innocenti ricoverati nelle RSA del nostro Paese, che si sono verificate solo
pochi mesi fa, bisogna obbligare tutti i soggetti istituzionali coinvolti a riconsiderare il
modello organizzativo sinora utilizzato, se non addirittura il modello stesso di società
che vogliamo perseguire, adottando tutte le iniziative necessarie a fare efficacemente
e realmente prevenzione.
Nelle province di Frosinone e Latina, alla luce dei numerosi nuovi contagi che si sono
registrati all’interno di RSA e di Case di Riposo, lo SPI e la FP CGIL chiedono di
riconsiderare il modo di prendersi carico di persone che vivono la fase finale della loro
vita, che non può essere gestito in un’ottica che è rimasta esclusivamente custodialistica
e non integrata con il territorio: è una realtà che va cambiata sia organizzativamente
che funzionalmente, in primis investendo in strutture a totale investimento e gestione
pubblica, privilegiando la riconversione di strutture in disuso - come ad esempio ex
ospedali – che vanno restituite alla cittadinanza in termini di fruibilità e servizi di
qualità.
Il Segretario Generale FP CGIL FR LT Giovanni Salzano
Il Segretario Generale CGIL FR LT Anselmo Briganti
Il Segretario Generale SPI CGIL FR LT Beatrice Moretti